Emotions of the Sun: la mostra fotografica di Veuve Clicquot e Magnum a Milano dal 15 al 21 aprile 2024
di Roberto Mutti
“Good day sunshine” cantavano i Beatles e in quella loro musica vibrava tutta la vitalità che il sole sa trasmettere. C’è un solo mezzo espressivo capace di esprimere con la stessa intensità sensazioni ed è ovviamente la fotografia. Lo ha ben inteso la Maison Veuve Clicquot che, puntando sul colore della sua etichetta e sull’inevitabile richiamo al colore e al calore solare, ha incaricato quattro fotografe e quattro fotografi dell’agenzia Magnum Photo di interpretare questo tema lasciandoli liberi di farlo in piena libertà. Così è nata “Emotions of the Sun”, una mostra collettiva che fra le tante tappe in giro per il mondo ne sta facendo una a Milano all’interno del Garden Senato di via Senato 14 a Milano appositamente allestito fino al 21 aprile per ospitarla.
La designer francese Constance Guisset ha creato uno spazio particolarmente attraente con pareti e pavimento che giocano sulle sfumature che dal giallo più tenue arrivano alle avvisaglie dell’arancione mentre dalle vetrate del soffitto cala la luce a illuminare le immagini disposte in otto aree fra loro suddivise da una fotografia per autore stampata su un velo sottile che si libra nello spazio conferendo all’insieme un piacevole senso di leggerezza.
Si tratta di un giro del mondo perché gli autori si sono soffermati sul Giappone – lo ha fatto Steve McCurry con immagini che sottolineano la sacralità del Monte Fuji – come sul Sudafrica, patria del giovane Lindokuhle Sobekwa che ha voluto documentare la primavera che in quella zona arriva intorno a novembre con immagini di fiori e colori. Più intriganti, se non altro per la maggiore originalità delle proposte, sono i lavori di tre fotografe: la spagnola Cristina de Middel in Brasile usa il realismo magico della simbologia di un palloncino che rappresenta il sole, l’iraniana Newsha Tavakolian, ispirandosi al libro “Conversazione in un giardino” del conterraneo Shahrokh Meskoob, indaga sulla luce che proviene da una finestra e invade una camera in una metafora della libertà mentre Olivia Arthur evoca in immagini che si soffermano su particolari accecanti le atmosfere delle sue vacanze infantili.
Ma arriviamo ora a tre lavori di grande respiro selezionati, come tutti, dalla curatrice Pauline Vermare. L’australiano Trent Parke punta alla spettacolarità con una serie di riprese realizzate in estate ad Adelaide dove il cielo e l’oceano fanno da soggetto e le silhouettes dei tuffatori si stagliano sul disco luminoso del sole. Sul fascino sospeso gioca la tedesco-russa Nanna Heitmann che riprende una ragazza in piedi fra le dune di una zona desertica spagnola avvolta in un lunghissimo drappo giallo che le fa da elegantissimo vestito. L’autore che ci ha più colpito è stato, però, l’americano Alex Webb vero punto di riferimento della street photography internazionale. Le sue fotografie scattate in Messico (“un paese dove il colore sembra far parte della cultura”) possiedono una plasticità dovuta al sole che, illuminando alcune aree e lasciando in ombra altre, crea un effetto di tridimensionalità che fa convergere tante situazioni e tante immagini in una sola.
©Nanna Heitmann - Magnum Photos
Alex Webb
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